Automotive

Posto di blocco: dal 1 agosto serve l’RA per circolare.

Circolare senza questo documento comporta multe elevate e il sequestro del veicolo: ecco cosa è necessario avere sempre in auto.

A partire dal 1° agosto, tutti gli automobilisti devono esibire un nuovo documento durante i controlli su strada: si tratta del RA, ovvero la prova dell’assicurazione RCA.

Questo attestato, disponibile sia in formato digitale che cartaceo, certifica che il veicolo è coperto da una polizza per la responsabilità civile verso terzi.

Sebbene le forze dell’ordine possano già verificare la copertura assicurativa tramite banche dati centralizzate, la nuova normativa richiede che il conducente mostri il RA su richiesta.

In caso contrario, si rischiano sanzioni superiori agli 800 euro e il sequestro immediato del mezzo. È consigliabile tenere una copia del documento a disposizione, sul telefono o stampata, per evitare inconvenienti.

Controlli intensificati sulle strade italiane: troppi veicoli non assicurati

L’introduzione del RA si inserisce in un contesto di maggiore intensificazione dei controlli su strada. L’inasprimento delle norme del Codice della Strada mira a ridurre il numero di veicoli non assicurati. I posti di blocco, già utilizzati per verificare cinture di sicurezza, tasso alcolemico e validità dei documenti di guida, ora si concentreranno anche sulla copertura assicurativa.

Questa misura intende responsabilizzare ulteriormente gli automobilisti e rafforzare il rispetto della legalità su strade e autostrade. L’efficacia di questo nuovo sistema di controlli dipende dalla gestione concreta delle ispezioni: è essenziale che vengano effettuate con rigore e trasparenza.

Che cos’è il RA e a cosa serve: quali sanzioni si rischiano

Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, il RA, acronimo di Rapporto Assicurativo, svolge un ruolo centrale nei controlli su strada. Questo documento attesta che il veicolo è coperto da un’assicurazione RCA valida e va esibito in qualsiasi momento, sia in formato cartaceo che digitale. In assenza del RA, anche se la polizza risulta attiva nei database, il conducente può essere sanzionato. Le multe partono da 866 euro e possono superare i 3.400 euro nei casi più gravi.

È previsto il sequestro del veicolo, che può essere affidato a un deposito autorizzato o lasciato in custodia al proprietario in area privata. Inoltre, vengono decurtati 5 punti dalla patente. In caso di recidiva nei due anni successivi, le sanzioni divengono più severe. La multa può arrivare a quasi 7.000 euro, con sospensione della patente e fermo amministrativo del mezzo per 45 giorni. In presenza di documenti assicurativi falsi, si applicano la confisca del veicolo e la sospensione della patente per un anno.


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